Ieri è stato il giorno di Greta Thunberg alla Mostra del cinema di Venezia ma, complice la pandemia e il rientro a scuola, la giovane attivista svedese ha accompagnato il documentario Greta a lei dedicato dal regista Nathan Grossman solo virtualmente, partecipando via zoom all’incontro con la stampa. Se si fosse recata al Lido chissà come avrebbe reagito alle basse temperature diffuse dalla climatizzazione artificiale nelle sale di proiezione. Forse avrebbe dato voce a una di quelle invettive dall’espressione ingrugnita che ai suoi detrattori piace ridicolizzare o avrebbe ironizzato sui controsensi di chi la usa per costruirsi un’immagine ecologista senza...