È la storia di un uomo che prende un vecchio treno per andare a trovare il padre morente in un sanatorio lontano, all’inizio dell’altro secolo. Qui i dottori gli spiegano che hanno trovato un modo per fermare il tempo, e prolungare così le vite dei ricoverati. L’uomo rivede immagini della sua infanzia, partecipa di una sensibilità misteriosa e surreale, sperimenta la scomposizione dell’io che un secolo fa esatto venne regalata al mondo dalle avanguardie. Sanatorium l’ora della clessidra è uno dei pochi testi di Bruno Schulz sopravvissuti alla reazione della furia nazista, salvati da quel buco nero che fu l’Europa...