Il 4 maggio 1980, a Lubiana, moriva Josip Borz, il maresciallo Tito. Il leader della lotta partigiana contro l’occupazione nazi-fascista, il padre della Jugoslavia, che fino alla sua dissoluzione sanguinosa è stata per decenni la porta girevole tra i blocchi, il miglior passaporto del mondo, quello che permetteva di andare a Washington e a Mosca. Non è sempre stato così, però. Subito dopo la guerra, per un periodo, la leadership di Tito è stata meno salda, in particolare dopo la rottura con Mosca del 1948. Ed è il quel periodo storico che si inquadra la vicenda dei confinati politici di...