Profumo di incenso, fragranza di buona politica. I suoi fedeli, orfani della rivoluzione arancione, ci credono davvero. Sulla fiducia, senza farsi troppe domande sul perché e sul percome. Dispensano buon umore e sobrietà e anche se il mondo è cambiato vogliono sentirsi protagonisti di una nuova avventura. Quale? Si vedrà. Lui c’è, è una brava persona, vuole sconfiggere le destre e i “populismi” e questo basta e avanza per aggrapparsi alla speranza di un futuro (di coalizione) migliore. Per fare cosa? Si vedrà. Intanto Giuliano Pisapia è sceso in campo (“progressista”) travestito da pifferaio federatore di un centrosinistra che non...