Carlo Simoncini ha raccontato di Piero Asperti, un ricordo in cui noi tutti che lo abbiamo conosciuto bene ci riconosciamo, perché Piero è stato davvero un pezzo della nostra storia, quella particolarissima del Manifesto e del Partito di Unità proletaria per il comunismo (Pdup) di Bergamo che, non a caso, abbiamo sempre un po’ considerato la capitale della nostra avventura politica.

Quando alla tv abbiamo sentito quel cognome attribuito a un italiano, Francesco, andato a combattere in Siria col nome di «Hiwa Bosco» a fianco dei curdi del Rojava contro lo Stato islamico, abbiamo sussultato: parente di Piero, il nostro straordinario compagno medico; nipote di Beppe Chiarante, amico-fratello di Lucio Magri; fratello di Stefano, docente alla facoltà di lettere alla Sapienza che tutt’ora chi di noi sta a Roma incontra a casa di Sara, la vedova di Bebbe? Sì, non solo parente, ma figlio, il più piccolo di quattro.

Francesco aveva solo 52 anni, parecchio più giovani anche dei più giovani fra noi, e nessuno lo conosceva. Non abbiamo dunque alcun elemento per capire la sua scelta. Sappiamo però che, per quanto discutibile è stata una scelta dalla parte giusta, per combattere a fianco dei curdi, contro l’Isis ma anche contro tutti i dittatori che quel popolo cercano di sterminare e che però non sono mai riusciti a piegare, una popolazione cui Francia e Gran Bretagna, alla caduta dell’Impero ottomano, negarono il diritto di diventare una nazione, perché nel loro territorio c’era molto petrolio ma anche molta popolazione evoluta che ne avrebbe rivendicato il controllo; e che per questo motivo fu divisa fra quattro stati satelliti.

A Francesco Asperti vogliamo prestare onore, ed essere vicini a tutti i suoi familiari

L’ex gruppo dirigente del Pdup di Bergamo: Gabrio Vitali, Arialdo Ciribelli, Bruno Ravasio, Angelo Bendotti, Gian Gabriele Vertova, Sandro Pedercini, Sergio Cisani, Agostino Agostinelli, Mario Mangili, Gilberto Montanelli, Maria Teresa Cortinovis,Giorgio Zenoni, Carlo Simoncini, Vittorio Armani, Beppe Crippa
E da Roma, Tommaso Di Francesco, Luciana Castellina, Rossana Rossanda