Fine del coprifuoco per i vaccinati e i guariti dal Covid-19. Lo ha annunciato ieri la ministra della Giustizia, Christine Lambrecht (Spd), specificando che la misura dovrebbe entrare in vigore nel fine-settimana dopo il via libera di Bundestag e Bundesrat previsto per oggi e domani.

In pratica gli immunizzati potranno accedere a esercizi commerciali non essenziali, musei e parchi tematici senza tampone preventivo, mentre decadono il limite sui contatti interpersonali, il divieto di uscire di casa dalle 22 alle 5 e la quarantena obbligatoria al rientro dei viaggi all’estero, a eccezione degli arrivi dalle aree infestate dalle «mutazioni del virus preoccupanti». Le restrizioni per gli immuni si ridurranno al dovere di indossare la mascherina nei luoghi pubblici e al mantenimento della distanza di sicurezza.

«Un passo importante verso la normalità» sottolinea la ministra Lambrecht, ma plaudono alla «decisione ragionevole» anche i Verdi che avevano criticato il lockdown duro voluto dal governo Merkel. Il disegno di legge è stato varato con procedura super-accelerata: governo e Commissione giuridica del Bundestag lo hanno approvato con la firma elettronica, senza riunire fisicamente i ministri.

In parallelo il governatore della Baviera, Markus Söder, fa sapere che dal 21 maggio nel Land potranno riaprire le birrerie all’aperto e i cinema se l’indice di contagio sarà inferiore alla soglia di rischio, mentre già da domani gli immunizzati saranno esentati dall’obbligo di test come dal conteggio dei contatti massimi consentiti.

«Un segnale per far capire che è importante vaccinarsi ma anche per garantire la libertà individuale» riassume Söder appellandosi alla «massima cautela nei comportamenti». Di certo, però, il riferimento ai principi costituzionali non è solo una chiosa politica ma anche il modo per disinnescare i ricorsi alla Corte di Karlsruhe contro il coprifuoco, come quello annunciato dal leader del partito liberale.