Il governo Merkel approva il «freno di emergenza» che permetterà all’esecutivo centrale di bypassare i veti dei Land sul lockdown uniforme in tutto il territorio nazionale. Se anche il Parlamento confermerà il via libera alla misura (che richiede la modifica formale della legge in vigore) ogni volta che l’indice di infezione supererà quota 100 ogni 100 mila abitanti negli ultimi 7 giorni scatterà il coprifuoco nell’area interessata, automaticamente, senza bisogno del placet dei singoli governatori.

Significa, per la prima volta, divieto di uscire di casa dalle 21 alle 5 se non per urgenti motivi, contatti limitati a un solo estraneo oltre alla famiglia, chiusura dei negozi non essenziali e di tutte le attività culturali e ricreative, mentre la ristorazione verrà consentita solo per asporto. Ma nel «freno» fortemente voluto da Merkel è previsto anche l’aggiornamento delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, a partire dall’obbligo per le imprese di offrire ai propri dipendenti il test anti-Covid almeno una volta alla settimana.

Il governo preme per l’approvazione «prima possibile», secondo il capogruppo di Cdu-Csu, Ralph Brinkhaus, l’iter istituzionale «dovrebbe concludersi entro questa settimana».

Così almeno spera la cancelliera che ieri in conferenza stampa si è appellata nuovamente al senso di responsabilità generale: «La situazione è seria e dobbiamo prenderla seriamente. La terza ondata della pandemia sta incidendo pesantemente, eppure l’attuale sistema di regole tra livello federale e locale non è sufficiente a fermarla. Da tempo aspettavamo un provvedimento omogeneo; non potevamo più continuare a ignorare le richieste di aiuto dei medici delle terapie intensive. Vedo finalmente avvicinarsi la fine del tunnel, ma la lotta al virus deve essere più seria e risoluta».

Nonostante la svolta centralista, però, in Germania, ogni Land continuerà ad avere voce nel capitolo della gestione pandemica. Nella Città-Stato di Berlino giusto ieri il Senato ha stabilito che l’obbligo di indossare le maschere Ffp2 d’ora in poi varrà solo per i maggiori di 14 anni, contrariamente a quanto previsto fino a ieri. Inoltre nella capitale i bambini potranno continuare a fare sport all’aperto in gruppi di massimo 20 persone, mentre il Municipio Rosso – a proposito di autonomia decisionale – si sta orientando a considerare i vaccinati al pari dei possessori del test-negativo.