Siamo arrivati a 31 morti tra giornaliste e giornalisti nell’inferno di Gaza. E il numero è impressionante sia in sé sia relativamente ad altre aree di conflitto: a cominciare dall’Ucraina. Un appello sottoscritto da un numero enorme di giornalisti italiani e soprattutto internazionali denuncia l’impossibilità ad ottenere il visto per entrare nella Striscia dalle autorità israeliane. Viene negato l’accesso di coloro che possono raccontare gli eventi tragici senza dover cedere alle voci della propaganda. Se no, si rischia direttamente la vita. È ciò che accade ai corrispondenti locali, in grande maggioranza palestinesi, ed è una colossale caccia all’uomo per tacitare...