È stato un ben triste fine anno per gli abitanti di Magnitogorsk, città russa al confine tra Europa e Asia fatta costruire da Stalin a tappe forzate negli anni ’30 per ospitare una gigantesca fabbrica metallurgica, ancora oggi cuore pulsante della città.

Il 31 dicembre all’alba, a causa di una fuga di gas da due appartamenti è saltata in aria la sezione di un edificio di dieci piani che fa parte di un complesso di condomini popolari in via Marx. 48 appartamenti sono andati distrutti. I servizi di soccorso sono iniziati immediatamente e sono proseguiti senza sosta per tutta la notte di Capodanno. Il bilancio della tragedia è per ora di 9 vittime (i feriti sono 12) accertate ma è destinato s salire visto dopo 36 ore dall’esplosione, continuano a mancare all’appello 35 persone. Una vera e corsa contro il tempo perché le persone sepolte devono sopportare temperature che ieri notte hanno raggiunto i -23 gradi centigradi. Malgrado ciò finora sono state estratte vive dalle macerie 6 persone tra cui, miracolosamente un bambino di 11 mesi.

Putin, dopo aver registrato il tradizionale messaggio televisivo ai russi, è partito alla volta di Magnitogorsk. Il capo di Stato russo si è recato subito sul luogo della tragedia dove ha tenuto una riunione nella sede operativa con la partecipazione dello staff del ministero per emergenze, del Ministero della salute, della regione di Celyabinsk e del distretto federale degli Urali.

Per ordine del presidente, verrà creata una commissione governativa per valutare le conseguenze dell’esplosione.

Vladimir Putin ha anche visitato l’ospedale dove si trovano le vittime. Al termine della visita Putin ha rilasciato alla stampa una dichiarazione. «Oggi è il 31 dicembre, un giorno pre-festivo e sfortunatamente, qui a Magnitogorsk, è accaduta una disgrazia. Prima di tutto, voglio esprimere le mie condoglianze alle famiglie delle vittime e assicurare a tutte le vittime, che faremo di tutto per aiutarle e sostenerle. Il paese festeggia l’arrivo del 2019. Nell’Estremo Oriente la festa è già in pieno corso. La vita va avanti. Nel frattempo però voglio fare appello ai nostri cittadini. Nel carattere del nostro popolo c’è la voglia di rimboccarsi le maniche e guardare avanti. Nonostante le vacanze oggi dobbiamo ricordare sia i morti sia i feriti».