È appropriato confrontare la caduta di Saigon nel 1975 con quella di Kabul, perché entrambi gli eventi segnano una pietra miliare nelle relazioni internazionali. Chi si rammenta il momento in cui l’ultimo soldato americano ha lasciato Saigon non prova certo oggi gli stessi sentimenti: dopo lunghe guerre coloniali e imperialiste, i Vietcong emergevano come un gruppo capace di prendere in mano il paese e di avviare la ricostruzione. Nessuno oggi nutre la stessa fiducia nei confronti dei Talebani e se molti erano felici di celebrare la liberazione del Vietnam, non c’è stato nessuno che ha pronunciato le parole «liberazione dell’Afghanistan»....