«Il documentario sulla Iuventa ha subito lo stesso trattamento della nave, una sorta di sequestro». A parlare è Michele Cinque, giovane regista che a luglio 2016 sale a bordo dell’imbarcazione umanitaria della ong Jugend Rettet armato della sua telecamera. Inizia a filmare i salvataggi in mare, gli incontri tra soccorritori e migranti, le riunioni degli attivisti a Berlino. Si trova a Lampedusa il 2 agosto 2017, quando la polizia mette i sigilli al mezzo nell’ambito dell’inchiesta sulle collusioni ong-trafficanti. Teorema che si è infranto venerdì scorso contro il non luogo a procedere del gup di Trapani. Cinque continua raccogliere immagini...