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Felini e Taylor Swift ai vertici della campagna elettorale

Felini e Taylor Swift ai vertici della campagna elettoraleFan di Taylor Swift in posa davanti a un suo murale commissionato dal sindaco di Londra – Scott A Garfitt/Ap

L’ENDORSEMENT DELLA POPSTAR Elon Musk su X ai livelli più bassi: «Le darò un figlio e difenderò i suoi gatti con la vita»

Pubblicato 24 giorni faEdizione del 12 settembre 2024

«Voterò per Kamala Harris e Tim Walz alle elezioni presidenziali del 2024. Voto Kamala Harris perché combatte per i diritti e le cause che credo abbiano bisogno di una guerriera che li sostenga». Con un post pubblicato su Instagram immediatamente dopo la fine del dibattito Harris/Trump, Taylor Swift – la più grande popstar del pianeta – ha dato il suo agognato endorsement, firmandosi con una sferzata al candidato vice repubblicano JD Vance: «Gattara senza figli», come lui aveva definito le donne democratiche in un’intervista. Il post è accompagnato da un’immagine della musicista che abbraccia uno dei suoi gatti – quello nella foto è Benjamin Button, di razza ragdoll si sono affrettati a specificare i più blasonati quotidiani Usa, dal New York Times al Washington Post (le sue altre due gatte si chiamano Meredith Gray e Olivia Benson, dai nomi delle protagoniste di due delle serie tv americane più celebri e longeve: Grey’s Anatomy e Law and Order Svu).

UN POST che ha innescato un vorticoso mescolamento di due temi saliti con una certa dose di assurdo alla ribalta del dibattito politico americano: Swift e il suo esercito di fan, i Swifties, e gli indiscussi dominatori di internet sin dalle sue origini – i gatti. A portare in primo piano i felini domestici ci aveva pensato, prima, l’improvvida dichiarazione di Vance, poi la fake news sui migranti haitiani che cacciano e mangiano gli animali domestici degli abitanti di Springfield, Ohio. Variante della menzogna intercontinentale contro gli “stranieri” risalente almeno ai tempi dei gatti cucinati al posto del pollo alle mandorle nei ristoranti cinesi, e ripresa a intervalli regolari anche in Italia per gettare il panico sui centri di accoglienza (e su cui si è subito lanciato anche Claudio Borghi su X). «Si mangiano i cani, i gatti», ha dichiarato Donald Trump sul palco di Philadelphia mentre Harris gli rideva in faccia. Senza scordare che Don Jr. e Eric Trump – i rampolli dell’ex presidente del quale in questi giorni sono virali le immagini generate dalla Ia in cui difende gattini e anatroccoli da orde di uomini neri – sono immortalati in decine di foto in cui sorridono esibendo trofei di caccia a rischio estinzione, fra cui un leopardo.
«Sono incredibilmente grato a Taylor Swift, e lo dico da proprietario di gatti io stesso», ha gongolato Tim Walz quando durante un’intervista post dibattito su Msnbc è stato informato della breaking news dell’endorsement. Che, come hanno sottolineato in tanti dagli Usa, vale probabilmente molto di più della vittoria schiacciante al dibattito di martedì notte.

DURANTE L’ERAS TOUR, il suo tour più recente cominciato nel 2023, sono stati versati fiumi di inchiostro su quella che è stata soprannominata Swiftonomics: l’impatto delle date di Swift sull’economia del paese ospitante. Per quanto riguarda i soli Stati uniti l’impatto sul Pil è stato sottolineato dalla stessa Federal Reserve, e stimato intorno ai 4.3 miliardi di dollari da Bloomberg. Nel Regno unito si parla di circa un miliardo di sterline, mentre a Parigi ha avuto un impatto maggiore delle Olimpiadi.

NON SORPRENDE dunque che il suo endorsement fosse una sorta di sacro Graal, ma da sempre Swift – quando ha scelto di esporsi in prima persona – ha espresso posizioni vicine a quelle del partito democratico. Per questo alla vigilia del Super Bowl, a febbraio, era stata al centro di un’altra teoria cospirazionista nata in ambienti trumpisti. Dato che la squadra del suo compagno, il giocatore dei Kansas City Chiefs Travis Kelce, si è qualificata per il Super Bowl (che ha poi vinto) e anche a causa dell’attivismo filo vaccino di Kelce visto come fumo negli occhi da molti nell’universo Gop, ha circolato la teoria che fosse tutto – Super Bowl, Swift, Kelce – una psy op ordita dai democratici per rubare la vittoria a Trump. Si diceva che Swift avrebbe dato il suo endorsement a Biden (allora candidato dem) subito dopo la vittoria dei Kansas City Chiefs, all’apice dell’attenzione e della popolarità della coppia. Cosa poi non accaduta: per questo Trump, ad agosto, ha cercato di approfittare della disattenzione estiva per alludere a un endorsement per se stesso di Swift, condividendo foto generate dalla Ia in cui dei fan della popstar indossavano magliette con la scritta Swifties for Trump. Questo uso dell’intelligenza artificiale per falsificare la realtà, ha scritto Swift nel suo post di endorsement per Harris, è uno dei motivi che l’ha spinta a prendere posizione.

LA REAZIONE di Trump è stata una minaccia: «Pagherà il prezzo» del suo endorsement. Ma a sprofondare la convergenza di Swift e gatti a un livello ancora più basso per i repubblicani, perfino della molestia sessuale, ci ha pensato Elon Musk, con un post sulla sua piattaforma X. Dove si è “offerto” di mettere incinta Swift – «ti darò un figlio» – e di proteggere i suoi gatti. Improbabile che la diretta interessata lo degni mai di una risposta. Per il resto basta uno dei meme che sta girando su X e altrove: il protagonista alieno della omonima serie tv anni ottanta, Alf, con un gattino dentro un panino.

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