Gli stanziamenti militari americani per le guerre globali (Ucraina, Israele, potenziale teatro Indo-pacifico) rimangono ostaggio delle manovre elettorali nel Congresso. In particolare, del presidente integralista della Camera, Mike Johnson, che pur di impedire l’approvazione dei fondi ha mandato in vacanza i deputati per due settimane. Johnson è la mano di Trump in parlamento e le sue tattiche sono frutto, più ancora che di un presunto neoisolazionismo, della narrazione secondo cui gli Stati uniti non possono assistere chicchessia fin quando debbono far fronte all’invasione delle orde di immigrati clandestini all’assalto del confine meridionale, lasciato sguarnito da Joe Biden. La sceneggiata sovranista...