«L’etnia Italia è a rischio» dice il ministro Francesco Lollobrigida. Non contento di aver scatenato un putiferio solo qualche giorno fa parlando dei presunti rischi di una «sostituzione etnica» (salvo poi fare la solita marcia indietro), ieri il ministro-cognato di Giorgia Meloni è tornato sull’argomento al quale sembra decisamente affezionato: «Credo che sia evidente a tutti che non esiste una razza italiana», ha detto parlando agli Stati generali della natalità. «E’ un falso problema immaginare un concetto di questa natura. Esiste però una cultura, un’etnia italiana, quella che la Treccani definisce raggruppamento linguistico culturale, che immagino che in questo convegno si intenda tutelare. Perché altrimenti non avrebbe senso».

Anche questa volta le reazioni non si sono fatte attendere. «Qualcuno spieghi al ministro che – per quanto queste parole siano un tipico e ormai consueto tentativo dei nostalgici del ventennio – siamo nel 2023, non nel 1923», ha detto la dem Pina Picierno.