Cinque milioni di abitanti, un milione di sfollati iracheni e 200mila rifugiati siriani, 700mila persone sotto la soglia di povertà con meno di 90 dollari al mese (il 14%, erano il 4% nel 2013), un tasso di disoccupazione balzato in sei anni dal 4,8% al 14%, mezzo milione di barili di greggio al giorno, l’80% del Pil derivante dal petrolio e un miliardo di dollari di ricavi petroliferi scomparsi nel nulla, 18 miliardi di deficit. È la storia in numeri del Kurdistan iracheno. Poi ci sono le vite: quella di Akhbar, laureato in economia, arrivato a Erbil in cerca di...