Partendo per Istanbul, martedì pomeriggio, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha voluto sottolineare quanto Ankara sia «fondamentale in questo momento per quella che è la guerra in Libia». In Turchia ha visto il suo omologo, Mevlut Cavusoglu, con cui ha convenuto sulla necessità di aprire un tavolo di dialogo globale sulla crisi del paese nordafricano, dove Erdogan ha inviato già le prime truppe. Eppure appena tre mesi fa la stessa Turchia si era attirata le condanne internazionali per l’invasione e l’occupazione (tuttora in corso) del nord est della Siria a maggioranza curda. È ancora lì, insieme a 300mila...