Se le chiedete come vive il suo esilio volontario dalla Turchia, si è stabilita a Zagabria da qualche tempo, risponde che non si sente poi troppo diversa da quei «cittadini britannici che a Londra fanno la fila davanti alle ambasciate europee per ottenere un passaporto della Ue prima che la Brexit entri effettivamente in vigore». Poi , dopo una breve pausa, aggiunge: «Del resto come dovremmo chiamare gli italiani che, a causa della minaccia rappresentata da Salvini si sentono sempre meno a casa nel loro paese? Sono un’esiliata, ma come tanti europei e americani che stanno subendo il clima politico...