La notizia secondo cui la Procura di Trapani, nell’ambito dell’inchiesta sulla ong Jungend Rettet, starebbe indagando sull’operato di don Mussie Zerai, è la perfetta cartina al tornasole di un’estate in cui le azioni di soccorso nel Mediterraneo sono oggetto di una violenta campagna di delegittimazione. Dopo la strage del 3 ottobre del 2013, quando un barcone stracolmo quasi unicamente di eritrei si rovesciò a poche centinaia di metri dall’isola di Lampedusa, don Mussie fu tra le persone più attive nel ricostruire quanto accaduto, e in particolare le cause e il motivo del viaggio di chi era andato incontro a una...