Il quartiere popolare della Verneda, a Sant Martí – uno dei dieci distretti in cui è divisa la città di Barcellona – era in festa lunedì. La sua biblioteca comunale «Gabriel García Márquez» ha vinto infatti il premio come migliore biblioteca pubblica del mondo del 2023.

La nuovissima biblioteca barcellonese, inaugurata dall’amministrazione di Ada Colau nel maggio del 2022, ha battuto le biblioteche di Janez Vajkard Valvasor a Krškov in Slovenia, la City of Parramatta Library in Australia e la enorme Shangai Library East in Cina, e si è aggiudicata il premio della Federazione internazionale di associazioni e istituzioni bibliotecarie (Ifla) assegnato proprio lunedì pomeriggio durante la celebrazione dell’88esimo Congresso mondiale di biblioteche che si teneva a Rotterdam. È la prima volta che questo prestigioso premio viene dato a una biblioteca di un paese dell’Europa del sud.
Non è la prima opera pubblica inaugurata durante i due mandati dell’ex sindaca di Barcellona a vincere premi importanti. Proprio il mese scorso, ad esempio, una delle soluzioni di cosiddetto «urbanismo tattico» ideate dalla pandemia in poi per creare maggiore spazio per i pedoni per il centrale carrer Pelai, smantellata dal nuovo sindaco Jaume Collboni, aveva vinto il premio ADG Laus di disegno grafico. Un altro riconoscimento internazionale l’aveva ricevuto nel 2022 il campo sportivo Camp del Ferro, costruito nel 2020, premiato da ArchDaily come miglior edificio architettonico dell’anno.

NEL CASO DELLA BIBLIOTECA dedicata al premio Nobel per la letteratura colombiano, che visse a Barcellona per otto anni, il giurato di Ifla ha preso in considerazione «l’interazione con l’ambiente e la cultura locale della biblioteca, la qualità architettonica dell’edificio, la flessibilità degli spazi e dei servizi, la sostenibilità, l’impegno per l’apprendimento e la connessione sociale, la digitalizzazione e la soluzioni tecniche dei servizi e il rispetto degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dalle Nazioni Unite».

La struttura serve circa 240mila persone che, all’entrare, vengono colpite dalla luce che inonda gli spazi – circa 4000 metri quadrati su sei piani in legno a vista e vetro. La biblioteca è specializzata in letteratura latinoamericana. Oltre che di amache, sedie a dondolo, tappeti e tendine per garantire l’intimità, e di uno spazio sensoriale per i bambini, la struttura è dotata anche di uno studio radiofonico per l’emittente della rete di biblioteche di Barcellona, opportunamente chiamata Radio Macondo, in omaggio alla località immaginaria di Cent’anni di solitudine.
Il «Guggenheim della Verneda», come affettuosamente e orgogliosamente la chiamano gli abitanti del quartiere, si solleva su un podio che evoca pile di volumi di libri intorno a una scala centrale ed è stata disegnata dallo studio barcellonese Suma Arquitectura. La visitano circa un migliaio di persone ogni giorno e contiene più di 40mila opere.