Spadafora: «Va cambiato», il M5S blocca la controriforma Pillon
Affido condiviso Il sottosegretario pentastellato: «Non possiamo accettare la proposta del senatore così come è stata formulata». Anche Monica Cirinnà ribadisce quanto si tratti di «un testo oscurantista ispirato a una visione ideologica e patriarcale della famiglia»
Affido condiviso Il sottosegretario pentastellato: «Non possiamo accettare la proposta del senatore così come è stata formulata». Anche Monica Cirinnà ribadisce quanto si tratti di «un testo oscurantista ispirato a una visione ideologica e patriarcale della famiglia»
«Non possiamo accettare la proposta del senatore Pillon così come è stata formulata». A dichiararlo è Vincenzo Spadafora, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Pari Opportunità, che ieri è intervenuto alla presentazione del VII dossier della campagna «Indifesa» di Terre des Hommes Italia.
I dati allarmanti riguardano la pedopornografia e il maltrattamento dei minori in particolare in famiglia, ecco la ragione per cui Spadafora ammette si debba ripensare il provvedimento che va contro gli interessi delle donne e dei minori.
Una proposta che, secondo il sottosegretario, «non è assolutamente possibile approvare. Questo testo, di fatto – prosegue – è come se dividesse il bambino in due parti uguali, come se fosse un oggetto».
Tra le prime reazioni quella della senatrice del Pd Monica Cirinnà che ribadisce quanto si tratti di «un testo oscurantista ispirato a una visione ideologica e patriarcale della famiglia».
Una nota anche da parte di Area, Magistratura democratica, secondo cui il ddl Pillon «danneggia il minore e il coniuge economicamente più debole».
Nel frattempo il senatore leghista sembra non accorgersi di quanto sarà impervia la strada che ha inteso intraprendere e quanto poco margine avrà ogni tentativo di mettere a tacere chi in queste settimane si sta organizzando per fermare un esito così funesto.
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