Cinquantotto anni fa, all’inizio della guerra d’Algeria, di cui quest’anno si celebra l’indipendenza, Boris Vian scrisse, e musicò con Harold Berg, la canzone intitolata Le déserteur (il disertore). Reinterpretata da molti artisti, fra cui Joan Baez, Luigi Tenco (che la tradusse e intitolò Padroni della terra), Ivano Fossati, Gian Maria Testa, Gino Paoli, Ornella Vanoni, Il disertore è un inno alla disobbedienza di chi sceglie di girare le spalle al massacro. Mentre in Ucraina la legge marziale impedisce agli uomini fra i 18 e i 60 anni di uscire dal Paese, mentre arrivano da tutto il mondo volontari per arruolarsi...