Nel panorama editoriale, il filone divulgativo connesso alla Mitologia e alla Storia del mondo greco-romano è un evergreen. Di continuo, case editrici prestigiose o di nicchia pubblicano libri dedicati a episodi o a personaggi che tali ambiti hanno animato, nutrendo da secoli l’immaginazione collettiva e costituendo l’humus culturale dei paesi che delle antiche civiltà del Mediterraneo si considerano eredi. Ultimamente si osserva anche una proliferazione di saggi che non solo traspongono nel presente, con argomentazioni discutibili e risultati non sempre apprezzabili, il bagaglio di valori del Mito e gli exempla della Storia – operazione inflazionata ma tutto sommato accettabile – bensì rendono (con molta meno legittimità) moderni eroi che con le società contemporanee hanno poco o nulla da spartire. L’attualizzazione forzata di donne che balzano dai poemi omerici al III millennio d.C. per divenire paladine di un femminismo che ha radici ben più recenti della guerra di Troia e di figure maschili che dovrebbero educare le nostre coscienze o essere cancellati per la brutalità dei loro ideali, prende talvolta il sopravvento su narrazioni di spessore che lascino tracce al di là di un mero intento politico o mercantile.

In questa galassia ridondante, vale la pena segnalare un libro che si distingue invece per originalità e onestà intellettuale: Imma Eramo, Il mondo antico in 20 stratagemmi (Laterza «i Robinson», pp. 312, euro 20,00). Può apparire scontato che l’autrice, filologa dell’Università di Bari, sappia analizzare le fonti antiche ma che sfugga alla tentazione di «piegarle» alle mode del tempo suscita sollievo e riconoscenza. Eramo, che è specialista di letteratura militare, sceglie di accompagnare il lettore tra campi di battaglia, assedi e conquiste da un particolare punto di vista: quello dell’astuzia, dell’intelligenza vivace e pulsante che aiuta a districarsi nelle situazioni più disparate, a risolvere conflitti o semplicemente a non soccombere. Neppure a sé stessi.

Il primo capitolo non poteva che essere dedicato a Odisseo, l’eroe sagace per antonomasia, il polymetis, colui che è dotato di un’intelligenza proteiforme e multiforme; il secondo al più celebre «trucco» della Storia: quello del cavallo di Troia, che la teoria di un archeologo subacqueo ha provato a disconoscere per convincerci si trattasse in realtà di una nave. E qui Eramo fa anche divulgazione nel senso più alto, smascherando le «fake-news» con il rigore della ricerca scientifica. Tra sovrani egizi e condottieri punici nel volume non mancano le figure femminili, perché anche le donne del passato furono scaltrissime. E non è necessario paragonarle a Carola Rackete o altre valorose militanti dei nostri giorni. Didone, Cleopatra e Zenobia furono esaltate dalle arti del Romanticismo ma, se si torna alle fonti – specialmente quelle inconsuete indagate da Eramo – si scoprirà che già brillavano. Non come stelle del palcoscenico ma come protagoniste di vicende storiche che hanno saputo condizionare usando la forza dell’intelligenza (anche maliziosa) e rinunciando al baratto della dignità.