In principio fu una rivista, edita dal manifesto a partire dal marzo 1985: articoli lunghissimi, quasi dei trattati di filosofia politica, perlopiù assolutamente improponibili al giorno d’oggi, scritti da un gruppo di intellettuali, giuristi e politici che decisero di andare controcorrente, combattendo una battaglia garantista proprio mentre la vulgata comune si inchinava alla mano pesante dello Stato nei confronti dei protagonisti dei cosiddetti Anni di piombo. Scelsero l’archetipo della detenuta, Antigone, per dare nome al «Bimestrale di critica dell’emergenza» con il quale Stefano Rodotà, Massimo Cacciari, Mauro Palma, Luigi Ferrajoli, Rossana Rossanda, Luigi Manconi, Luca Zevi, Papi Bronzini e altri...