Il vicepresidente della Commissione Ue Margaritis Schinas le definisce «misure eccezionali per rispondere a circostanze eccezionali». E sarà anche vero, come si affretta a rassicurare la commissaria agli Affari interni Ylva Johannson, che l’Ue «non sta legalizzando i respingimenti» e che «i diritti fondamentali dei migranti non sono stati toccati». Fatto sta che il pacchetto di proposte avanzato ieri a Bruxelles per fronteggiare la crisi in corso ormai da mesi al confine tra Polonia e Bielorussia, e che coinvolge anche Lituania e Lettonia, rappresenta l’ennesimo giro di vite nei confronti di chi cerca disperatamente di arrivare in Europa. E potrebbe...