Domani i cittadini di un piccolo stato, quello dell’Iowa, nel cosiddetto Midwest degli Stati uniti, scriveranno il primo capitolo di un’elezione presidenziale destinata ad avere larghe e durature conseguenze nel resto del mondo. E non solo perché è in gioco la permanenza alla Casa bianca di un inquilino che – per capirci tra italiani – assomiglia, politicamente e moralmente, a un incrocio tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini con, in più, un controllo, approssimativo ma reale, della più grande potenza distruttiva che abbia visto l’umanità. Ciò che si gioca, a cominciare dal voto delle assemblee popolari dell’Iowa (una forma peculiare...