Ha vinto con ben 11 punti di vantaggio (il 55.5% dei voti) Janet Protasiewicz, la candidata liberal al posto vacante nella Corte suprema del Wisconsin. Il suo sfidante conservatore, Daniel Kelly, si è fermato al 44.5% delle preferenze. La vittoria della giudice nello swing state rompe la maggioranza conservatrice alla Corte e la ribalta in favore dei liberal (4 a 3), rimettendo finalmente in discussione la legge del 1849 che vieta ogni forma di aborto nello stato, rientrata in vigore dopo la sentenza della Corte suprema dello scorso giugno.

La legge è già al vaglio di un tribunale nella contea di Dane dopo essere stata portata in giudizio dal procuratore generale democratico del Wisconsin, Josh Kaul. A prescindere dalla sentenza, è però inevitabile che la questione raggiunga la Corte suprema dello stato, dove ora il diritto all’aborto ha più di una speranza di venire riaffermato.

L’elezione di Protasiewicz farà anche sì che venga portata in tribunale la mappa elettorale dello stato disegnata dai repubblicani per favorire sempre e solo il Gop: un’operazione di gerrymandering che ora i democratici potranno “sfidare” in una corte di giustizia.

Due temi che, rompendo la tradizione di sola facciata che vuole che le cariche giudiziarie non siano “di parte”, Protasiewicz ha apertamente affrontato in campagna elettorale – dichiarandosi in favore del diritto delle donne ad abortire e definendo «truccato» il disegno dei distretti elettorali. Posizioni riaffermate nel suo discorso durante i festeggiamenti per la vittoria: «I risultati di oggi significano due cose molto importanti: in primo luogo, che gli elettori hanno scelto di rifiutare l’estremismo di parte in questo stato. E in secondo luogo che la democrazia vincerà sempre».