La gestione dei flussi migratori pone all’Europa, e al nostro paese in particolare, il problema della coerenza delle politiche di cooperazione allo sviluppo. Le migrazioni, infatti, sono solo un effetto che rileva di cause molteplici, tra cui la povertà, i mutamenti climatici, le guerre, e la mancanza dei più elementari diritti umani.

Sono tutte situazioni che oggi vedono tragicamente accumunata quell’area geopolitica che va sotto il nome di zona sub sahariana. Ora, e a ragione, questa vasta zona che comprende Paesi come Niger, Mali, Senegal, Guinea Bissau, Ciad, Gambia, Sud Sudan, Burkina Faso, Mauritania, è stata dichiarata prioritaria per la cooperazione allo sviluppo italiana, con una lungimiranza che, però, dovrebbe essere resa coerente con le scelte concrete. I risultati del bando di finanziamento per i progetti delle Ong italiane da parte dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo nei Paesi prioritari della zona sub sahariana, vedono infatti su un totale di 28 interventi, per un totale di circa 18 milioni di euro, una decisa prevalenza di concentrazione su due Paesi non certo sub saheliani: il Mozambico con ben 10 progetti ed il Kenya con 5. Seguono poi il Sud Sudan con 4, il Burkina Faso con 3, l’Etiopia con 2, altrettanti per il Senegal e Guinea Bissau e solo 1 per il martoriato Niger.

Sono dati che, di fatto, pur rispettando l’autonomia progettuale delle Ong italiane, ridimensionano le dichiarazioni che volevano la zona strettamente sub sahariana come priorità di intervento. Si rischia di produrre così una discrasia nel sistema Paese tra una cooperazione allo sviluppo carente proprio in quelle zone dell’Africa oggi maggiormente esposte ad instabilità politica interna ed anche per questo utilizzate come rotte dei migranti, e la gestione sub specie ordine pubblico mediterraneo dei flussi tanto cara alle sensibilità degli attuali Governi europei. Da parte nostra ci impegneremo affinché in un prossimo futuro si colmi questo divario sia in termini geografici che finanziari

* Presidente Cini (Coordinamento Italiano Network Internazionali)