Nella settimana del Thanksgiving sono emanati segnali sempre più inquietanti dall’ultimo piano di Trump Tower dove il presidente in pectore prepara il suo gabinetto alla maniera di un torvo reality. Mentre Trump  continua a twittare un flusso di messaggi al popolo, alternatamente petulanti e minacciosi, una parata di pretendenti cortigiani compie il pellegrinaggio alla sua corte di 5th avenue (o al suo club di golf in New Jersey o nella sua reggia kitsch in Florida) fra i flash dei fotografi.  Il caro leader concede interviste patinate e rilascia editti via messaggi video agli Americani: sull’abrogazione dei trattati, la fine delle norme ambientali,...