Con l’arrivo in Colombia della brigata Usa di Security Force Assistance (Sfab), incaricata ufficialmente di aiutare il paese nella guerra contro il narcotraffico, anche la sovranità nazionale è finita in quarantena. E nulla lo indica meglio del fatto che a darne l’annuncio sia stata per prima l’ambasciata statunitense in Colombia, anziché il governo di Iván Duque. Per l’ammiraglio Craig Faller, a capo del Comando Sud degli Usa, la missione della brigata, che sarà dispiegata per «diversi mesi» nelle cosiddette Zonas Futuro, le regioni della Colombia più colpite dalla violenza e dalla criminalità, è «un’opportunità per dimostrare il nostro impegno reciproco...