Quando la Cina ha compiuto dieci anni io c’ero, ero proprio lì: studiavo all’Università di Pechino dove celebrammo «il glorioso decennale», in un tripudio di statistiche, di fiori rossi di carta, di canti e balli. Non voglio pensare e nemmeno ripensare ai fatti di allora, li cito soltanto alla rinfusa: Tibet «liberato», nascita delle comuni popolari (si cantava «il comunismo è il paradiso, la scala per arrivarci è la comune popolare»), il grande balzo in avanti, (stringere la cinghia per raggiungere l’Inghilterra in due anni), morte ai passeri, abbasso gli elementi di destra e,ancora, «ma quanta boria questi sovietici». Cominciò...