«rischio guerra civile», secondo l’arcivescovo maggiore della Chiesa ucraina greco-cattolica, monsignor Svjatoslav Shevchuk che lancia un appello all’europa, «Non lasciateci soli, abbiamo bisogno di aiuti economici ma soprattutto di solidarietà diplomatica». In realtà secondo l’arcivescovo i pericoli di guerra civile, non arriverebbe dall’interno, bensì dall’esterno: «perchè se non puoi mangiare tutta la torta, ha detto, almeno ne mangi una fetta». Il prelato non ha nascosto le sue simpatie per i movimenti nazionalisti di Majdan: quanto accaduto, ha specificato, «è un segno di purificazione dalla piaga post-comunista» compresa la distruzione dei monumenti dedicati a Lenin.
Ora per l’Ucraina – ha detto – si apre «un periodo buio, perchè non sappiamo bene come andrà a finire, ma anche di speranza».