La spiaggia di Cutro continua ad ospitare un pellegrinaggio commosso, laico e silenzioso. Sono davvero tanti i calabresi che vi si recano anche dopo le manifestazioni e le fiaccolate dei giorni seguenti la strage. Arrivano a pochi metri dalla battigia di Steccato per piangere, deporre fiori, inginocchiasi e pregare. Quasi a voler scorgere l’orrore che può celarsi dietro i riflessi del mare, calpestano la sabbia che non ha accolto le orme dei profughi annegati un mese fa. Affiora ogni giorno la morte dai flutti. L’emersione lenta e continua di cadaveri ha indotto ad una profonda ed attenta meditazione gli organizzatori...