Cgil, Cisl, Uil in prima fila per una manifestazione per la pace. In una nota unitaria i sindacati confederali «condannano l’aggressione militare russa e chiedono uno stop immediato delle ostilità. Il primo obiettivo deve essere la protezione umanitaria dei civili. Al popolo e ai lavoratori dell’Ucraina esprimiamo la nostra solidarietà».
«È necessario fermare la guerra in Ucraina – si legge – e far partire un vero processo di pace, attivando urgentemente tutti i canali della politica e della diplomazia, in sede europea e in sede Onu. Mai come oggi è evidente che la pace e il ripudio delle guerre debbano essere la priorità dell’agenda politica italiana, europea e mondiale».
Per questo Cgil, Cisl e Uil «aderiscono all’appello della Rete italiana Pace e Disarmo e promuovono con le altre organizzazioni la manifestazione a Roma, in Piazza Santi Apostoli domani alle ore 11, e invitano tutti a partecipare».
Mercoledì era stato il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ad anticipato la necessità di scendere in piazza. «Credo che sia il momento in cui bisogna prendere parole parte, per essere credibili e dare un contributo. In queste ore stiamo discutendo con Cisl e Uil per chiamare le lavoratrici e i lavoratori, i cittadini e le associazioni a prendere parola e scendere in piazza. Non si può passare dalla lotta contro un virus a una guerra – ha aggiunto -. E anziché spendere soldi per un nuovo modello di sviluppo partire con una guerra e spese negli armamenti».
Sulla stessa posizione anche il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri: «Condanniamo l’aggressione militare russa al territorio ucraino. In queste ore drammatiche la nostra solidarietà va al popolo, lavoratori e lavoratrici dell’Ucraina. L’Unione Europea agisca ispirata dai suoi principi costitutivi di pace e democrazia».