L’ospedale l’hanno sgomberato durante la notte. «Inagibile», dice l’infermiere indicando le lunghe crepe che deturpano i muri esterni della struttura. I quindici pazienti che vi erano ricoverati, per lo più anziani del posto, li hanno sistemati nel parcheggio adiacente e adesso aspettano – assistiti da medici e infermieri – avvolti nelle coperte, qualcuno con la cannella dell’ossigeno al naso. Sempre qui arrivano anche i feriti. «Finora ce ne hanno portati una cinquantina», spiega il medico responsabile del pronto soccorso, Gabriele Antonacci. Alle sette del mattino il parcheggio è un via vai continuo di ambulanze e di barelle. «Signora sente le...