Il risultato della lista La Sinistra «è stato deludente», «è stato un errore sottovalutare la portata innovativa della vittoria di Zingaretti e del fatto che c’è bisogno di alleanze unitarie e non di settarismo». A dirlo per primo, apertamente, è Paolo Cento, ambientalista storico e dirigente di Sinistra Italiana. In realtà Cento aveva anticipato parte di questo ragionamento prima del voto, proprio sul manifesto. Oggi, dopo il flop, lo riprende. Con questo giro, per Cento, «si chiude definitivamente un ciclo». In Sinistra italiana si apre dunque ufficialmente il confronto interno. Ieri la segreteria ha discusso dell’appuntamento del 9 giugno. Un’assemblea per la ripartenza: ma in quale direzione?

Non ha dubbi invece lo stato maggiore di Rifondazione comunista. Anche questo partito ieri ha riunito la segreteria. L’analisi del voto è unanime: un «disastro». Ma la ripartenza, per il Prc, va in una direzione sola: «Di fronte al risultato sarebbe sbagliato rinunciare al percorso unitario avviato e disperdere le energie militanti e intellettuali che si sono aggregate», vi si legge. «È bene invece avviare un percorso di discussione collettivo che coinvolga chi si è speso in questa campagna e chi perplesso è rimasto ai margini. In questo paese c’è bisogno di sinistra»