Il governo spagnolo è intervenuto sulla sentenza che sta facendo discutere il paese. La portavoce, e ministra dell’educazione, Isabel Celaá, ha detto che l’esecutivo «rispetta e si attiene» alle sentenze, anche se, ha precisato, alcune «fanno più male». La vicepresidente e ministra delle Pari opportunità, Carmen Calvo, ha scritto su Twitter di sperare «che mentre la sentenza che condanna Juana Rivas a cinque anni di carcere non è definitiva», la donna di Granada «non vada in prigione». In un comunicato, sulla possibilità di una grazia, la vicepresidente spiega: «Non si può sollecitare un indulto perché la decisione del giudice non è stata ancora confermata».