«Sono per il centralismo democratico temperato», scherza Lorenzo Guerini, «è una buona posizione comune di partenza», rimbalza Matteo Orfini. Ieri pomeriggio, alla festa romana di Leftwing, il periodico dei giovani turchi - che, per dire, con l’ultima monografia sul partito regala il modellino costruibile di Botteghe Oscure - fra il vicesegretario Pd e il capofila della «ex minoranza» (definizione sua) di sinistra, il dibattito era una fitta corrispondenza di amorosi sensi. Orfini, che pure ha chiesto di ricostruire «il partito», ha fatto autocritica su uno dei must cuperliani delle primarie: «Che oggi il premier sia anche segretario del Pd rende molto...
Reportage
Caro vecchio centralismo democratico. La sinistra ex pci si innamora di Renzi
Democrack. Lo spettro delle espulsioni e la gestione unitaria, oggi all'assemblea dell'Ergife. Orfini: bene la politica redistributiva di Renzi, ma ora serve ricostruire il partito