Sarebbe Giovanni Russo, procuratore aggiunto alla Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, il nuovo capo del Dipartimento di Amministrazione penitenziaria scelto dal ministro Nordio. Succede al garantista Carlo Renoldi, rimasto in carica nove mesi: un magistrato di sorveglianza, non un pm, uno dei pochi scelti perché conosceva bene le carceri, ma particolarmente inviso ai sindacati più di destra della polizia penitenziaria.

Il napoletano Russo è stato invece subito applaudito, ancora prima della sua nomina, dal Sappe che lo ha già invitato ad abolire la sorveglianza dinamica. «Nessun passo indietro sulle conquiste minime che hanno migliorato le condizioni detentive», ammonisce invece Rita Bernardini, di Nessuno tocchi Caino che pure dà il benvenuto a Russo, «persona seria, integerrima e aperta al dialogo».