La Turchia è immersa in una profonda crisi economica e politica. Secondo gli ultimi sondaggi la coalizione del governo perderebbe le elezioni del 2023. Dunque è il momento di colpire le opposizioni, secondo il disegno politico ed economico che strozza il paese da 20 anni. Soprattutto se si tratta di una donna laica e progressista.

Canan Kaftancıoglu, classe 1972, è la direttrice provinciale della città di Istanbul per il principale partito d’opposizione, il Partito popolare della Repubblica (Chp). Il suo ruolo è stato fondamentale soprattutto durante le elezioni amministrative del 2019 che si sono concluse, nella città più grande della Turchia, dopo 30 anni, con la vittoria dei partiti d’opposizione. Infatti oggi a governare la città c’è una coalizione composta da diversi partiti e a capo di questa c’è Ekrem Imamoglu, iscritto al Chp.

Proprio nel 2019 la magistratura, ormai quasi totalmente al servizio del governo centrale, si ricorda di alcuni tweet postati da Kaftancioglu nel 2014 e decide di denunciarla. Così l’anima di sinistra del partito fondatore della Repubblica viene accusata di «propaganda per conto di organizzazioni terroristiche», «incitazione all’odio», «pubblica offesa alla Repubblica» e »vilipendio al Presidente della Repubblica».

Il processo si conclude molto velocemente e ieri la Cassazione ha confermato la pena: Kaftancioglu è stata condannata a 4 anni, 11 mesi e 20 giorni di reclusione. Inoltre il collegio dei giudici ha deciso che l’esponente politica non può esercitare il suo diritto di eleggere e di essere eletta finché non sconterà la pena. Quindi non potrà candidarsi alle elezioni parlamentari del 2023.
Il suo partito ieri a Istanbul ha organizzato un raduno spontaneo con la presenza di numerosi parlamentari e del sindaco Imamoglu.

Davanti alla folla riunita Canan Kaftancioglu ha pronunciato queste parole: «Anche se mi condannano a 27 anni di carcere io continuerò a dire la verità. Anche voi fate la stessa cosa, più siete vicini alla verità più vi sentirete liberi. Continuerò a difendere il diritto a vivere liberamente. Noi siamo riusciti, nel 2019, a trasformare la rabbia delle masse in una vittoria elettorale. Il governo questo non è riuscito a digerirlo». Il Chp sta organizzando una grande manifestazione di protesta per questo fine settimana a Istanbul, dove interverrà tra gli altri il suo leader Kemal Kilicdaroglu.