Un’altra fumata nera, la decima. Il congresso forse più screditato della storia del Perù, dopo tre settimane di inutili negoziati, non ha ancora raggiunto l’accordo sulle elezioni anticipate, spingendo il paese sempre più nel caos. L’ultima delle dieci proposte presentate a cadere sotto la mannaia dei parlamentari è stata quella avanzata da Perú Libre, l’ex partito di Pedro Castillo, che prevedeva già per il prossimo luglio elezioni complementari (con le nuove cariche, cioè, in vigore solo fino alla fine dell’attuale legislatura nel 2026), insieme a un referendum sull’Assemblea costituente. UN COMPROMESSO mirato a unire la bandiera delle sinistre – quella...