L’attesa del Consiglio europeo di Bruxelles era stata accompagnata da un sentore di battaglia per piegare la resistenza dell’Ungheria di Orbán nei confronti del piano di aiuti finanziari all’Ucraina. Ma poco più di un’ora dopo l’inizio dei lavori le cose hanno preso una piega diversa da quella prevista, e i presenti sono giunti all’accordo. A esso si è arrivati dopo un lungo braccio di ferro col premier ungherese che a dicembre aveva posto il veto su questo pacchetto di aiuti e prometteva di rifarlo in caso di mancato accoglimento delle sue richieste. Sostanzialmente, in cambio dell’adesione al programma concepito al...