Yemen, aeroporto saudita colpito da missili Houthi

A essere colpito dai missili Houthi stavolta è stato un aeroporto saudita. Ormai da tempo il movimento ribelle ha dimostrato la capacità di raggiungere il territorio del regno, a capo della coalizione sunnita che dal marzo 2015 bombarda lo Yemen. Ieri i razzi sono caduti sull’aeroporto di Abha, nel sud dell’Arabia saudita, a 200 km dal confine, ferendo – secondo Riyadh – 26 civili. Gli Houthi rivendicano e dicono di aver colpito una torre di controllo come reazione per i crimini commessi dalla coalizione in Yemen e la chiusura dell’aeroporto di Sana’a. Ma negano un coinvolgimento dell’Iran, da quattro anni vera preda dei regnanti Saud.

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Omosessualità depenalizzata in Botswana

L’Alta corte del Botswana ha stabilito l’incostituzionalità della legge che criminalizza le relazioni omosessuali. Una vittoria per il movimento Lgbt africano tanto più che il verdetto è stato emesso all’unanimità dai giudici della Corte. La sentenza abroga così la sezione 164 del codice penale del Botswana, che considerava reato punibile con una condanna fino a sette anni di reclusione ogni «rapporto carnale contro l’ordine della natura», prevedendo fino a due anni per «atti di grave indecenza» commessi in pubblico o in privato. La questione di incostituzionalità era stata sollevata a marzo da Letsweletse Motshidiemang, studente universitario 21enne. Il mese scorso la Corte suprema del Kenya ha respinto la petizione che chiedeva di togliere il reato di omosessualità. Su 54 paesi africani, in 32 sono ancora in vigore leggi che rendono illegale le relazioni fra gay: in Nigeria, Somalia e Sudan, è punibile con la morte, in Tanzania con l’ergastolo.

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In Libia l’inviato Onu Salamé vede il premier Serraj

Colloqui dell’inviato Onu per la Libia Ghassam Salamé in questi giorni a Tripoli con il premier Fayez Serraj e il suo vice misurativo Ahmed Maitig, appena tornato dagli Usa, per tentare riavviare il dialogo e arrivare alla tregua.