Raqqa, 200 corpi nella fossa comune dell’Isis

Ieri è stato reso noto il ritrovamento di 200 corpi in una fossa comune nella città siriana di Raqqa, dal 2014 «capitale» siriana dello Stato islamico e liberata lo scorso anno dalle Sdf. La fossa era stata scoperta all’inizio di giugno. Alcune vittime erano ammanettate e sono state uccise con un colpo alla testa, tre donne invece sono state lapidate. Sarebbero molti di più i corpi lì sepolti, forse 800. E non è la sola fossa comune: nella zona ce ne sono altre per un totale di oltre 3.500 vittime.

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Hong Kong, Cina furiosa con Londra: «Ipocriti»

La Cina ha convocato l’ambasciatore del Regno unito accusando Londra di «interferire negli affari interni» dopo i commenti del segretario agli esteri Hunt sulle manifestazioni in corso a Hong Kong, ex colonia britannica: «Il sostegno del Regno unito a Hong Kong e alle sue libertà è fermo in questo anniversario», in riferimento ai 20 anni dal ritorno dell’ex colonia sotto il controllo della Cina. Risponde l’ambasciatore cinese a Londra, Liu Xiaoming, che ha definito «ipocrita» Hunt visto che sotto la Corona a Hong Kong era illegale protestare e svolgere elezioni.

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Si fa saltare in aria la mente degli attacchi di Tunisi

Era ricercato dalla scorsa settimana, quando due kamikaze si erano fatti esplodere a Tunisi (un morto e undici feriti): Aymen Smiri, quello che è considerato la mente del duplice attacco, è stato trovato dalla polizia ieri e si è fatto esplodere, senza provocare danni o vittime. L’uomo si è fatto saltare in aria nella zona di Intilaka, a Tunisi, dopo essere stato circondato dagli agenti. Più tardi i poliziotti hanno trovato 10 chili di esplosivo nascosti in una vicina moschea. Secondo il ministro degli Interni, la cellula è stata smantellata grazie ad alcuni arresti di cui non ha specificato il numero. Gli attentati del 27 giugno erano stati rivendicati dall’Isis.