Libia, raid di Haftar colpisce ospedale: 4 sanitari feriti

Nei bombardamenti condotti dall’aviazione dell’Esercito nazionale libico del generale Haftar lungo l’asse viario tra la periferia sud di Tripoli e la città di Gharyan, ex avamposto dell’Lna, ieri è stato colpita la clinica di Swani, provocando la morte di tre combattenti e il ferimento di 4 tra infermieri e medici in servizio.

***

In arrivo a Cipro quarta nave turca per trivellazioni

Si chiama «Mta Oruc Reis» la quarta nave, specializzata in ricerca sismica, che la Turchia vuole inviare nel mare di Cipro per coadiuvare le trivellazioni offshore del giacimento di gas Glaucus. Lo conferma il ministro degli Esteri turco Cavusoglu in una conferenza stampa in Nord-Macedonia.

È la risposta alla decisione del Consiglio affari esteri dell’Ue di sanzionare Ankara sospendendo i negoziati sul trasporto aereo, i colloqui di alto livello e gli aiuti per l’adesione all’Ue nel 2020. «Se l’Ue prende simili decisioni, incrementeremo le nostre attività. Abbiamo tre navi nel Mediterraneo orientale, invieremo una quarta il prima possibile», ha detto il ministro.

***

Nuovo accordo di tregua tra Houthi e governo yemenita

Si sono incontrati lunedì, a bordo di una nave al largo delle coste occidentali dello Yemen e sono giunti a un nuovo (l’ennesimo) accordo di tregua: governo yemenita e ribelli Houthi, fa sapere l’Onu, hanno individuato «nuove misure» per garantire il cessate il fuoco nel porto di Hodeidah (principale via di ingresso degli aiuti umanitari) e avviare l’effettivo ritiro delle forze armate, già stabiliti – ma sempre violati – a dicembre e febbraio.

***

Burkina Faso, morti in 11 dopo la retata

Circostanze ancora tutte da chiarire quelle in cui 11 persone hanno perso la vita lunedì scorso nei locali dell’Unità antidroga della polizia di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso. Secondo le autorità le vittime, a seguito di una retata antidroga, si trovavano sotto custodia cautelare.

In un crescendo di malumori, il pubblico ministero Maiza Sérémé ha annunciato che è stata aperta un’inchiesta per determinare le responsabilità sull’accaduto. Fonti vicine al Jeune Afrique ipotizzano che «questa tragedia sia la conseguenza della negligenza e dell’irresponsabilità». Il capo dell’Unità antidroga, Richard Belem, è stato prontamente sollevato dall’incarico.