Algeria, arrestato l’ex capo dell’Fln  di Bouteflika

In Algeria ieri è caduto un altro pezzo di regime: è stato arrestato Djamel Ould Abbas, ex segretario del Fronte di liberazione nazionale (il partito dell’ex presidente Bouteflika) e ministro della Solidarietà nazionale dal 1999 al 2009. A ordinarne l’arresto è stato il giudice inquirente della Corte suprema per reati commessi al ministero: sperpero di fondi pubblici, contraffazione di documenti pubblici e abuso d’ufficio. Un colpo duro per il sistema che per venti anni ha monopolizzato le istituzioni algerine e che segue ad altri arresti di stretti collaboratori di Bouteflika, imprenditori e politici fatti fuori dalla parte di clan, oggi governo de facto del paese, che cerca di ripulire la propria immagine.

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L’Aja condanna il «Terminator» congolese

«Colpevole per tutti i 18 capi d’accusa a lui imputati». Questo è il verdetto che ieri la Corte dell’Aja ha emesso nei confronti dell’ex signore della guerra congolese Bosco Ntaganda, per i crimini di guerra e contro l’umanità dei quali si è macchiato durante il conflitto dell’Ituri (che contrappose l’etnia Lendu e quella Hema). Secondo quanto ricostruito dai giudici, nel biennio 2002-2003, Ntaganda – che allora era a capo della milizia Unione patrioti congolesi – si rese protagonista di innumerevoli atrocità, quali razzie, persecuzioni, arruolamento di bambini soldato, omicidi di massa, stupri, schiavitù sessuale. Una lunga lista di efferatezze che gli è valsa il soprannome di «terminator».

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Nigeria, 5 militari uccisi in agguato da Boko Haram

Almeno cinque militari nigeriani sono morti in un attacco condotto dal gruppo jihadista Boko Haram nella città di Damboa, nello stato nord-orientale di Borno. Il nuovo attacco è giunto dopo che il mese scorso le truppe della Forza multinazionale congiunta (Mnjtf) – di cui fanno parte gli eserciti di Benin, Camerun, Ciad, Niger e Nigeria – hanno ucciso 42 sospetti combattenti dell’Isis nei pressi della città di Garno, nello stato di Borno. Nell’operazione rimase ucciso anche un militare e altri dieci furono feriti mentre lo Stato islamico dell’Africa occidentale (Iswap) rivendicò l’uccisione di 15 militari . L’Iswap è stato costituito nel 2016 come fazione di Boko Haram fedele allo Stato islamico. Di recente avrebbe nominando Abu Abdullah Ibn Umar al Barnawi come nuovo leader.

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Emirati: via i soldati dallo Yemen

Ieri gli Emirati arabi, da anni protagonisti dell’operazione militare contro lo Yemen, hanno annunciato la riduzione del numero di truppe nel paese vicino. Per lo più attiva nel sud e l’ovest dello Yemen, Abu Dhabi – che si sarebbe ritirata dalle basi di Sarwah e Khoka – ieri ha parlato di un cambio di strategia, da «militare» a «operazione di pace». Nessun dettaglio però sul sostegno garantito a milizie locali, soprattutto meridionali e separatiste.