Michelle Bachelet, alta commissaria Onu per i diritti umani, era già intervenutala scorsa settimana, subito dopo l’omicidio di George Floyd. Ieri ha ripreso la parola: «Le proteste evidenziano le disparità in termini di salute, istruzione, occupazione e la discriminazione razziale endemica».

Parole dure che fanno il paio con quelle dell’alto rappresentante Ue agli affari esteri, Josep Borrell: l’Unione europea, ha detto, è «scioccata e sconvolta» per l’uccisione di Floyd, definita «un abuso di potere». Forse dimenticando di citare gli abusi compiuti dalle polizie dei paesi europei contro i migranti sulla rotta balcanica, a Calais, a Ventimiglia, Borrell ha ricordato che «tutte le società devono rimanere vigili contro l’uso eccessivo della forza e rispettare i diritti umani». Ha infine ribadito la condanna «al razzismo di qualsiasi tipo».

Non è stata l’unica frecciata lanciata da Bruxelles a Washington. Nella stessa conferenza stampa Borrell è tornato sull’idea di Trump di riallargare il G7 alla Russia, proposta giunta mentre la Casa bianca esce da ogni possibile trattato militare con Mosca: «La partecipazione della Russia in quello che all’epoca era il G8 – ha detto Borrell – è stata sospesa fino a quando la Russia non cambierà il suo percorso e la situazione permetterà che il G8 possa avere di nuovo discussioni rilevanti. Ma attualmente questo non è possibile».