Bruci pure la città: Dina Boluarte resta al suo posto, sorda al clamore del popolo peruviano, alla rabbia del Perù profondo andata in scena nelle prime 24 ore di quella che è stata chiamata «toma de Lima». Di fronte a quella rabbia, non è bastato militarizzare la capitale per impedire gli scontri tra i manifestanti e gli agenti di polizia, con i primi impegnati ad avvicinarsi ai palazzi del potere e i secondi determinati a sbarrare loro il passo, sparando gas lacrimogeni e proiettili di gomma: a corta distanza, per fare più male. Il bilancio: 18 feriti tra civili e...