La pellicola cinematografica è sempre stato un supporto fragile, soggetto all’usura del tempo e al deperimento organico, sotto forma di muffe e funghi, fino alla temibile sindrome acetica, processo chimico degenerativo irreversibile, che ha come conseguenza l’irrigidimento e la deformazione della pellicola. Per decenni questi processi hanno rovinato materiali filmici custoditi negli archivi di tutto il mondo, eppure un cineasta come lo statunitense Bill Morrison – ospite della prima edizione dell’Unarchive Found Footage Fest con una selezione di film e la partecipazione a uno dei tre panel – ha sfruttato creativamente questa catastrofe naturale a suo favore, costruendovi su un...