«Dobbiamo fare di più per sconfiggere questa pandemia e lo dobbiamo fare accelerando sul fronte dei vaccini». Il presidente Usa Joe Biden si rivolge così agli oltre 30 leader mondiali che partecipano in videoconferenza al Global Covid-19 Summit a margine dell’Assemblea generale dell’Onu. E annuncia che gli Stati uniti doneranno altre 500 milioni di dosi ai paesi più poveri (arrivando così a 1,1 miliardi) dopo aver raggiunto un accordo con Pfizer-BioNTech. Inoltre saranno stanziati 370 milioni di dollari per favorire la distribuzione di vaccini nel mondo.

Mario Draghi annuncia che l’Italia entro fine anno donerà 45 milioni di dosi e invita tutti a uno sforzo «più generoso» per il progetto Covax, accogliendo «con soddisfazione» la proposta Usa di creare un fondo finanziario. Secondo il premier italiano Draghi «uno dei punti deboli nella risposta globale alla pandemia è stato l’insufficiente coordinamento tra autorità sanitarie e finanziarie. Come presidenza del G20 – spiega – noi vogliamo istituire il Global Health e Finance Board che potenzierà la cooperazione globale nella governance e nel finanziamento per la risposta e la prevenzione alle pandemie».
Ma per affrontare a livello globale la pandemia resta irrisolta la questione della sospensione temporanea dei brevetti sui vaccini.