In questo temponel quale le sue ultime analisi e battaglie – pace, ambientalismo, femminismo, contro i poteri criminali, per un rinnovamento della politica, assunzione della questione sociale e della rappresentanza del mondo del lavoro come dati irrinunciabili – assumono un carattere profetico di fronte alla crisi esplosiva degli ordini impressi al mondo da un capitalismo onnivoro e sfrenato, è proprio su questi terreni che si misura la sua straordinaria attualità. A partire naturalmente dal tema della pace e della guerra e da quello intrecciato di giustizia ambientale e sociale.

La sua lezione di fondo rimane aperta: non può esistere sinistra che non sia anche critica del presente, animatrice di un altro punto di vista, di un’altra scala di idealità, né sinistra che non parta dalla capacità di fare società e lì orientamento e cultura nuovi, perfino comunità. Se oggi viviamo nell’anomalia più assoluta nel nostro paese, la realtà della inesistenza, caso pressoché unico in Europa, di una forza di sinistra popolare e critica – sia nel suo fare riferimento alla storia socialista o al suo costituirsi in un percorso di sua radicale innovazione – ciò è ampiamente il risultato della interruzione di quella ricerca di Berlinguer, non solo non ripresa da tanti suoi epigoni ma contraddetta e avversata da tanti che pure con lui si ritrovavano in quel partito.

Berlingueriana accoglierà storici, filosofi, giovani studiosi, scienziati e figure storiche della sinistra, da Aldo Tortorella a Luciana Castellina. Ci sarà anche Vandana Shiva, ospite di tutta la manifestazione: si discuterà di quanto il necessario Ecocene, sua espressione, comporti una iniziativa e una lotta che mettano in questione alla radice i meccanismi del modello di sviluppo dominante, un cambio di rapporti sociali su scala globale. E poi ci sarà una libreria-biblioteca su Berlinguer, mostre fotografiche, una raccolta di audiovisivi con straordinarie immagini per oltre dieci ore.